Lettera d'Amore alle Mie Sorelle

Lettera d'Amore alle Mie Sorelle

Oggi è San Valentino, quindi ho pensato di scrivere una lettera d'amore alle mie sorelle – le persone con cui ho condiviso tutta la mia vita e con cui spero di condividere ancora molti anni e che amo infinitamente.

Cosa rende le sorelle così speciali?
Sono le uniche al mondo che hanno vissuto esattamente quello che ho vissuto io – il bello, il brutto, il cattivo. Le estati della nostra infanzia nella fattoria dei nonni rimangono vivide nella mia memoria: fare torte di fango per il nostro negozio immaginario, passare ore e ore a badare alle pecore con nostro nonno, nascondere i nostri piccoli misfatti, e correre su e giù nelle strade di campagna con una bicicletta da città. Ogni sera finiva con le uova fritte o il pane e pomodoro della nonna, e ogni estate si concludeva con lacrime silenziose in macchina mentre nostra madre ci riportava a casa per tornare a scuola a settembre. E tante e tante altre storie e ricordi in quasi 30 anni di vita.

Non solo. Le sorelle ti costringono a diventare una persona migliore. È una tua scelta restare, certo, ma se lo fai, se ti concedi il tempo di capire le motivazioni degli altri e di spiegare le tue, i rapporti miglioreranno sempre di più, e lungo il cammino diventerai una persona migliore. Vedere le mie sorelle crescere e diventare donne forti e compassionevoli mi riempie di un orgoglio indescrivibile.

Che privilegio poter condividere non solo il nostro passato, ma anche il presente e il futuro attraverso il nostro progetto agricolo. A volte mi faccio prendere la mano quando le cose non funzionano, quando i problemi si accumulano. Mi sorprendo a sognare un giorno in cui la nostra azienda funzionerà senza intoppi e avremo tutto sotto controllo. Ma nei momenti di riflessione più profonda, mi rendo conto che niente di tutto questo conta davvero. La nostra fattoria esisteva prima di noi e continuerà dopo che ce ne saremo andate. La amo profondamente – non per quello che è o per quello che sarà, ma perché ci tiene unite e ci dà uno scopo comune. Per me personalmente, spero che questo percorso continui a rendermi una persona migliore e aiuti gli altri a vivere meglio.

In questo San Valentino, il mio desiderio è semplice: passare ancora tanti giorni a lavorare insieme – raccogliendo olive sotto la pioggia, curando l'orto al tramonto, organizzando eventi, o vendendo ceci al mercato. Non importa cosa facciamo, finché siamo insieme.

"Tienila sempre in mente, Itaca.
La tua meta è approdare là.
Ma non affrettare il viaggio.
Meglio che duri molti anni;
e che ormai vecchio attracchi all'isola,
ricco di ciò che guadagnasti per la via,
senza aspettarti da Itaca ricchezze.
Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Non saresti partito senza lei.
Nulla di più ha da darti.
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Sei diventato così esperto e saggio,
e avrai capito che vuol dire Itaca.
Itaca, Kostantino Kavafis

Torna al blog